Le opere in terra rinforzata e le loro applicazioni
rappresentano attualmente una grande risorsa nell’ambito della progettazione e,
più in generale, dell’ingegneria geotecnica, naturalistica ed ambientale.
Le
strutture in terra rinforzata, che combinano le proprietà e le caratteristiche
del terreno e del rinforzo, trovano applicazione in una ormai ampia gamma di
settori, come opere di sostegno, opere di contenimento, opere in rilevato e
opere accessorie di arredo urbano.
Pertanto, il manuale ‘Guida alla
progettazione delle Opere di Sostegno in Terra Rinforzata’ si pone come
obbiettivo quello di guidare il progettista nella fase
della progettazione e di verifica, tramite
cenni teorici, riferimenti normativi ed
esempi pratici.
Dopo una breve introduzione, il manuale si apre con una
dettagliata e minuziosa descrizione delle componenti basilari di cui sono
costituite le opere in terra rinforzata.
In particolare, il primo capitolo è
interamente incentrato sui rinforzi siano essi di tipo
sintetico sia metallico,
mettendo in luce le proprietà e le performance, in termini di resistenza a
trazione, che questi, interagendo con il terreno, riescono a mettere a
disposizione.
La resistenza a trazione (nominale e a lungo termine) rappresenta,
dunque, per i rinforzi, la caratteristica cardine da cui prescinde la buona
riuscita della progettazione di questo tipo di opere: è proprio a tal riguardo
che, nel corso del primo capitolo, si illustrano le principali normative di
riferimento (tedesca-EBGEO, anglosassone-BS 8006, giapponese-PWRC, francese-NF
P94-270 e americana AASHTO e FHWA-NHI) che regolano la valutazione della
resistenza dei rinforzi, tenendo conto delle alterazioni e danneggiamenti a cui
sono soggetti e le prove sperimentali a cui i materiali devono essere sottoposti
(ISO TR 20432 – EN ISO 13431).
Nella progettazione di opere in terra rinforzata, ruolo
fondamentale è rivestito dal rilevato strutturale e dai materiali di cui è
costituito.
È nel secondo capitolo, infatti, che si definiscono le
caratteristiche necessarie dei materiali utilizzati per la costruzione del
rilevato, dunque, la granulometria ed assortimento, il valore dell’angolo di
resistenza al taglio consigliato, il tasso di
umidità, pH, e il grado di
addensamento prima e di compattazione poi.
Il paramento esterno rappresenta l’ulteriore parte
caratteristica di un’opera in terra rinforzata. In particolare, è proprio la
tipologia di paramento esterno che si sceglie che condiziona i
cedimenti
ammissibili della fondazione.
Il terzo capitolo illustra le
principali tipologie
di paramento, ad unità rigide (pannelli a tutta altezza, ad altezza parziale,
scatole piantatrici, a blocchi), ad unità deformabili (reti elettrosaldate in
acciaio e gabbioni), ad unità compressibili e paramento rinverdibile.
La
versatilità delle opere in terre rinforzate, è rafforzata dalla possibilità,
infatti, di realizzare opere il cui paramento è permeabile alla vegetazione e
dunque in grado di essere utilizzate in ambienti antropizzati e naturali.
Il quarto capitolo affronta i problemi strutturali e i
meccanismi di collasso a cui l’opera può essere soggetta
in linea con le NTC: le
analisi di stabilità, relative ai possibili meccanismi di collasso di un’opera
in terra rinforzata, considerano sia la stabilità esterna, e dunque, globale
dell’opera, intesa nel suo insieme, e sia la stabilità interna della massa di
terreno rinforzato.
Il capitolo è corredato da
brevi esempi di calcolo in cui si
progettano i rinforzi (definendo la spaziatura, la lunghezza ecc.) e si eseguono
le verifiche di stabilità dell’opera.
Spesso ci si trova ad affrontare il problema della
valutazione del carico limite sulle terre rinforzate in presenza di spalle di
ponti, rilevati stradali, ferroviari e fondazioni su pendii.
Nel quinto capitolo
si vuole determinare qualitativamente l’influenza esercitata dai parametri
geometrici, quali larghezza della fondazione, distanza di quest’ultima dalla
cresta del pendio e rapporto di ancoraggio del rinforzo, al fine di individuarne
i valori ottimali per massimizzare l’efficacia ed efficienza del rinforzi. Si
descrivono gli approcci possibili a tale problema: metodi sperimentali, analisi
limite, e metodi numerici agli elementi finiti (FEM).
Il sesto capitolo affronta
l’aspetto pratico della posa in
opera e, dunque, delle fasi cronologiche principali necessarie alla
realizzazione di un’opera in terra rinforzata.
La buona riuscita della
stabilizzazione non è quindi semplicemente frutto di un’accurata e precisa
progettazione, ma anche della cura e delle attenzioni che l’operatore tecnico
specializzato mette nelle fasi di installazione e di posa in opera: infatti, la
posa in opera a regola d’arte è una condizione necessaria per non pregiudicare
la funzionalità dell’opera.
Nell’ultimo capitolo si riportano i criteri e le specifiche
dettate dalla Normativa vigente (NTC) in materia di progettazione e di verifica
di opere in terra rinforzata; a seguire il manuale si conclude con
ulteriori
esempi numerici di verifica eseguiti con i software GeoStru GFAS e MRE-SLOPE.
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